giovedì 17 aprile 2008

La COMUNITA' CAPODARCO di Roma

TGR Rai3 presso i l Laboratorio di Restauro


Dal maggio 2004 ho offerto la mia collaborazione alla Comunità Capodarco di Roma come Tecnico e Docente nel laboratorio di restauro mobili.
Ho l'incarico, tra la mattina ed il pomeriggio, di avviare una ventina di ragazzi e ragazze portatori di handicap, al lavoro di restauro di mobili e di complementi d'arredamento.
Interagire con questi utenti Diversamente Abili ritengo che sia cosa difficile da spiegare in poche parole a chi non si è mai trovato a stretto contatto con questa realtà.
Le situazioni che si creano sia fra di loro che con le operatrici e le volontarie, sono spesso assai imbarazzanti ma senz'altro cariche di drammaticità e comicità al tempo stesso. Quei momenti in cui ci sarebbe da piangere e invece si ride....e viceversa.
Ho provato a descrivere queste situazioni, queste sensazioni....questo mondo nel libro: "Mollente Nocchie" ( ciò che vuol dire lo scoprirete all'interno...) dedicandolo "ai miei ragazzi". " Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma quelle senza non è detto che siano meno buone... anzi! " Non finirò mai di ringraziare Maria Teresa Turchetta, mia collega nel Laboratorio di Restauro Mobili, per la stupenda Prefazione.
Nei primi mesi del 2008 ha preso il via il Progetto " Step by step" durante il quale ho tenuto un corso riguardante il mobile, il restauro e la lucidatura del medesimo.
- individuazione di quelli che potevano essere i mobili delle varie civiltà nel susseguirsi della storia (Preistoria, Egitto, Roma, Medioevo,ecc...).
- utilità dei vari tipi di mobilio (cassoni, letti, armadi, tavoli,ecc...)
- studio degli alberi e dei legnami più comuni per la fabbricazione dei mobili ( noce, abete, mogano, ciliegio,ecc...)
- esame dei vari tipi di legname ( masselli, impiallicciati, multistrati, truciolari,ecc...).
- varie fasi di procedimento nel restauro (sverniciatura,antitarlo, falegnameria, carteggiatura, verniciatura,ecc...).
- lucidatura finale ( gommalacca a pennello o a tampone, cera,ecc...)
Il corso si è rivelato molto interessante ed i ragazzi l' hanno molto apprezzato. A riprova di ciò e riassumendo il parere di tutti intendo pubblicare la lettera che a fine corso una dei "miei ragazzi", Valentina Cortellesi, ha voluto inviarmi.

Caro "zio" Luciano,
forse non lo posso spiegare bene, ma le tue lezioni, pur essendo assai impegnative, sono state molto interessanti. Se le avessimo svolte prima non ci saremmo trovati a dover apprendere al volo cose importanti per il nostro lavoro. E' mancata senz'altro una certa gradualità visto che in un paio di mesi abbiamo dovuto incamerare tante di quelle informazioni che se le avessimo apprese prima, pian piano, ora ci sarebbero venute quasi naturali.
Comunque, andando avanti, spero, anche a dispetto dei miei problemi, di imparare come si fa a rendere bellissimo un mobile non dimenticandoci mai di essere"belle persone" pur essendo "diversamente abili". Non per questo, però, meno intelligenti di voi "beate persone camminanti".
Perchè siete voi le nostre armi segrete e in questo caso le voglio usare tutte aprendo un grande spazio per la "Conoscenza"che è quel dono gratuito che si può apprendere solo dai maestri depositari di esperienze antiche.
Ti sembrerà strano, ma succede anche che "persone forzatamente sedute"possano essere affascinate dalla possibilità di carpire certi segreti onde poter arricchire quella cultura e quell'esperienza formativa che magari un giorno potrà anche permetterci di trasmettere tutto il nostro sapere... seppur con i nostri limiti.
Non importa se si sta in "carrozzina" o in altre condizioni anche peggiori, quello che conta è che dobbiamo sentirci sempre assetate di sapere. Poter riuscire a fare di "quella Conoscenza" un'arma invisibile onde poter riscattarci da una vita imperfetta, ma bellissima, che possa dare, come è successo a me, l'occasione di incontrare " il vecchio saggio che parla con il legno"... che sa tante cose e che "passo dopo passo" (Step by step), ce le vuole far scoprire.
Il conoscere può far rinnovare anche le persone che sembrano inutili per cui stando con te ho capito che il nostro "bel malessere"può essere utile anche ad insegnare "l'amore senza paura" verso chi ha delle diversità.
Io spero di acquisire, nel corso della mia vita, tutti quelli strumenti per poter amare chi abitualmente non ama nessuno ( o che fa finta di amare) ed imparare a non essere un "inutile pezzo di legno su una carrozzina"....egoista ed insignificante.
Piuttosto mi piacerebbe farmi modellare da persone ricche nel sapere e che sanno apprezzare ed amare la vita come tu apprezzi ed ami il legno. Quel sapere del quale ti stai pian piano svuotando riversandolo, per nostra fortuna, su di noi....come sa fare un albero in primavera quando irradia con la sua linfa i rami onde renderli rigogliosi. Pieni di foglie tenere e di tanti, tantissimi fiori di tutti i colori....quelli della nostra vita!
Valentina Cortellesi.
Roma 12.03.2008.
Sono ormai quasi cinque anni che faccio avanti e indietro da Gualdo a Roma. Non posso non sentirmi parte integrante di quella realtà....riguardo il lato umano e nel rapporto di amicizia che intercorre tra operatori, tecnici, utenti....e anche clienti. Scettico, in un primo momento per quanto riguardava l'apprendimento dei ragazzi...in generale, devo senz'altro ricredermi poichè a tutt'oggi riescono a operare discretamente sull'oggetto da restaurare. A fianco ad una guida e ad una persona che li sa tener do'occhio, possono benissimo affrontare anche un buon restauro....dalla A alla Zeta....E questo, se permettete è anche merito mio!
Ora vorrei dare un saluto a tutte le volontarie che in questi anni si sono succedute presso i nostri laboratori. Tutte belle, tutte giovani, tutte simpatiche....Una però, merita un 'attenzione particolare....Una che ha voluto affiancarmi nell'hobby dello scrivere libri...Una che in qualche modo ho incoraggiato: " Basta cominciare !" mi ricordo le dissi. Sono pochi giorni che per i laboratori circola un volumetto scritto da lei " Se gli anni non passassero i bambini non crescessero." Storie di Capodarco. Francesca Salatino. Dove ha voluto trascrivere anche due capitoli del mio " Mollente Nocchie". L'ho letto d'un fiato e....mi ha fatto ricredere sul fatto che i ragazzi di oggi non posseggano sensibilità e sentimenti puliti.... oltrechè una spiccata propensione alla risoluzione di problemi altrui. Questo suo stato d'essere trasuda da ogni pagina. La sua dedica sul libro che ha voluto regalarmi:
" Se non ci fosse stato "zio"Luciano a darmi l'idea e l'ispirazione....! Con affetto Francesca. Grazie a te e ....Brava!!!!!

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