
mercoledì 25 giugno 2014
Urgentemente una legge sul #DopoDiNoi
Lanciata da Ileana Argentin. Roma.
Sono già due mesi che Alessandro e Mariateresa non ci sono più. Sergio li ha uccisi, il 9 aprile.
Aveva paura di morire e di lasciare solo Alessandro, suo figlio disabile, visto che alla mamma, Mariateresa, era stato diagnosticato un grave male. Incontravo spesso quest'uomo che spingeva la carrozzina del figlio. Abitavano a duecento metri da casa mia e tutte le volte Sergio mi diceva: "Che succederà, ad Alessandro, dopo la mia morte e quella di mia moglie ? Non abbiamo parenti, Ileana fai qualcosa per il “DOPO DI NOI”, non dimenticartene." Poi mentre scherzavo con Ale sulla Roma e lui mi raccontava dei suoi studi, della laurea, della voglia di trovare lavoro, Sergio ci interrompeva e tornava a dire che era diventato anziano, che era stanco e che lo Stato e le amministrazioni dovevano sbrigarsi.
Per lui e per tanti altri familiari, nella precedente legislatura ho scritto una legge sul “DOPO DI NOI”. Erano e sono tanti i papà e le tante mamme che bussano alla mia porta chiedendo una soluzione per i loro figli disabili non autosufficienti nel momento in cui verranno a mancare. La politica, si sa, è lenta e i tempi sono andati oltre il previsto. Oggi, fortunatamente, la legge sta arrivando in commissione e il suo iter sta per cominciare. Nel frattempo, però, Sergio non ce l'ha fatta. Ha sparato ed è diventato un assassino.
Io, che siedo dietro uno scranno in Parlamento come deputata del PD e sono affetta da una grave patologia neuromuscolare, pur essendo fortemente attaccata alla vita ho capito quel padre. Non l'ho giustificato, l'ho capito... Anche io sono figlia e so, da sempre, che i miei genitori hanno paura di lasciarmi e per questo non si concedono neanche il “lusso” di un'influenza, figuriamoci la possibilità di invecchiare e morire.
Eppure io sono una donna adulta, felice di essere quella che sono. Convivo da tanti anni con Sandro, il mio compagno, e ho due cani stupendi, Rocco ed Ettore, ai quali garantisco passeggiate e pappa da sette anni. Nella vita ho studiato, mi sono laureata, ho avuto esperienze di lavoro, ho fatto tanti anni di volontariato nelle associazioni dell'handicap e per tre legislature sono stata consigliere comunale a Roma nelle liste prima del PDS, poi dei DS e del PD. In questo ruolo sono stata delegata per l'handicap con portafoglio, gestendo molti progetti sulla disabilità, con i sindaci Rutelli e Veltroni. Sono quindi una persona “faticosamente autonoma”, ma tutto questo non basta a mia madre e mio padre per non aver l'ansia del “dopo di noi”.
Tutti i genitori che ho conosciuto, con un figlio disabile, hanno come grande e a volte unica preoccupazione il “dopo”. Il momento in cui diventeranno vecchi e non potranno più assistere il figlio che non è in grado di far fronte autonomamente alle necessità della vita quotidiana. La legge che ho proposto parte proprio da quest'ansia, a cui vuole dare una risposta, garantendo l'assistenza al disabile nella propria abitazione o il progressivo inserimento in comunità familiari e case famiglia.
Perché ciò avvenga la legge prevede la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private che saranno gestite in base ai criteri della legge 328/2000. Sono previste agevolazioni fiscali per chi eroga risorse finalizzate al medesimo obiettivo e forme di defiscalizzazione.
Questa legge è urgentissima, perché di famiglie in queste condizioni ce ne sono davvero tante. Sono 2 milioni 600 mila le persone che nel nostro Paese sono colpite da disabilità grave e per questo non sono autosufficienti. Ciò vuol dire che le famiglie italiane interessate sono circa il 15 per cento del totale, quindi il 4,8 della popolazione italiana.
Il tempo è inesorabile, come sappiamo. Per questo chiedo ai Presidenti di Camera e Senato e ai Capigruppo di tutti i partiti di velocizzare il più possibile l'iter di questa norma. Il mio obiettivo, che ispira questa petizione, è quello di riuscire ad approvare la legge sul “Dopo di noi” entro il prossimo 3 dicembre, che è la giornata internazionale della disabilità.
Sogno che quel giorno, festeggeremo tutti insieme un traguardo importate per tante famiglie e dedicheremo quel successo a Sergio, Alessandro, Mariateresa e a tutti quelli che il “Dopo di noi” non sono riusciti a vederlo.

venerdì 8 novembre 2013
domenica 2 dicembre 2012
DIRITTO DI ACCESSO.
(Guerra alle barriere architettoniche.)
Tanto per chiarirci subito: il ritrovarsi su una sedie a rotelle non è certo una scelta propria, ma piuttosto perché le avversità della vita, vuoi per nascita o per malattia o per incidente o anche per anzianità, in qualche modo si sono accanite su di lui.
Ciò però non significa che la società debba, per questo motivo, considerarlo un elemento di serie B negandogli tutte le prerogative di cui dispone un fortunato così detto di serie A.
Un disabile (sarebbe più corretto dire “ diversamente abile”, ma per lui siatene certi la dicitura non conta e non cambia niente) ha lo stesso diritto come gli altri di poter accedere senza difficoltà ad un Ufficio Pubblico, ad una Banca, ad un negozio, ad un mezzo di trasporto pubblico, ad un ristorante, ad una sala di divertimento…ad una qualsiasi toilette.
E’ vero che quando un disabile si trova di fronte ad un determinato ostacolo, bene o male trova sempre qualcuno disposto ad aiutarlo sollevandogli la carrozzella, ma credetemi di questo aiuto lui vorrebbe tanto farne a meno anche se, mostrandosi accondiscendente, poi vi ringrazia con un sorriso.
Un conto però aiutarlo a superare un gradino o un marciapiede e un conto è doverlo prendere di peso per fare una scalinata o un lungo tragitto.
La persona disabile tiene molto alla sua dignità e se fossero presenti determinate prerogative preferirebbe affrontare l’ostacolo da solo.
Quali prerogative? L’abbattimento delle barriere architettoniche…fin dove è possibile abbatterle.
A volte esistono delle difficoltà insormontabili per l’eliminazione di tali barriere, specie nei vecchi edifici dei centri storici, ma il più delle volte basta un nonnulla, un piccolo accorgimento ed ecco che si riesce ad accedere con una sedia a rotelle senza bisogno di tanti aiuti esterni. Un esempio: molti locali pubblici e privati si trovano a pianterreno, ma molto spesso vi si accede superando uno o due scalini; ecco che allora tali strutture dovrebbero dotarsi di uno scivolo laterale in muratura, ma se ciò non fosse possibile, almeno munirsi di una pedanina in legno o metallo su misura da tirare fuori al momento del bisogno: un piccolo accorgimento quasi a costo zero… ma già sarebbe tanto.
Ciò detto non vi nascondo che proverei una grande soddisfazione se il comune di Gualdo Cattaneo, sia nelle realtà pubbliche che private possa vantarsi di essere un comune ultrasensibile riguardo tali barriere architettoniche. E voi?
Ecco che allora ho inteso aprire questa pagina che dovrà diventare la pagina di tutti i Gualdesi (intendo dell’intero comune di Gualdo Cattaneo) che in qualche modo vorranno dare il loro apporto informativo proponendo idee stimolando interventi e denunciando situazioni, ma anche cercando di sensibilizzare le realtà di cui sopra perché in qualche modo possano prendere provvedimenti presso i loro uffici o le loro attività. Ci proviamo?
Non sarebbe bello se un giorno un disabile potesse dire: “ Sono stato nel Comune di Gualdo Cattaneo per qualche giorno ed ho potuto accedere ovunque….da solo.”
Cominciamo con il formare un bel gruppo individuando un paio o più di referenti presso tutti i centri del territorio gualdese e poi troveremo il modo di vederci per concordare insieme il programma da attuare la cui bozza fra breve pubblicherò su questa pagina, sul mio blog (lucianobrunelli.blogspot.com) e su quello dell’Associazione INSIEME…PER DOMANI onlus di Gualdo Cattaneo (insiemeperdomani.blogspot.com) la cui sede potremo prendere come punto di riferimento.
Aderite all’iniziativa
e se credete che questa possa diventare degna di una comunità civile e socialmente meritoria cercate di garantire anche un po’ di impegno per sensibilizzare gli interventi onde poter fare in modo che tali barriere possano, man mano sparire.
Questo è solo un punto di partenza. Da qui in avanti intervenite, condividete, informate, sensibilizzate….
Buon lavoro!
domenica 15 luglio 2012
SI VA PER MERCATINI.
....ed ora si va per Mercatini. Gli amici che vogliono ritrovarmi e salutarmi possono farlo,le domeniche, visitando i diversi Mercatini dell'Umbria. Ho un banco veramente sfizioso con manufatti in legno di produzione propria e oggettistica d'epoca a ricordare quella che era la vita del secolo scorso. Insomma, se sotto casa avete una cantinetta, una cucina rustica, un ambiente country... ebbene,sul mio banco potrete trovare ciò che potrebbe renderla più simpatica e e accogliente....oltre che meravigliare gli amici che inviterete ad una cenetta....Venite a trovarmi.
venerdì 6 aprile 2012


PER GLI AMICI E I FANS DI DOMENICO BARTOLI.
Performance in fase di prove per un intervento giornalistico durante la rappresentazione teatrale “ L’INTRIGO” della Compagnia della Zezzica di Gualdo Cattaneo. ( Domenico Bartoli …Picchiarolo).
Testi di Luciano Brunelli. Anno 1984.
Buonasera.
Edizione straordinaria del telegiornale a cura del Dottor Picchiante
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLE PENSIONI
Si è radunato questa mattina il consiglio dei ministri, presieduto dall’on Craxi, e tra una schicchera e una tirata di orecchi, finalmente, inscindibilmente dalle precedenti prese di posizione si è raggiunto l’accordo intrinseco per l’intesa sulle pensioni.
E’ risaputo che oggi come oggi c’è chi percepisce ingenti pensionamenti e chi invece stenta a tirare avanti con poche decine di mila lire al mese. Insomma c’è chi “ magna a quattro ganasce e chi nun magna per gnente”
L’accordo verte sul “ meno tira il più” cioè all’uscita della posta quando due pensionati s’incontrano fanno “GHI GHI, GHI GO se ce ne ho più te li do“. Cioè chi ha preso più soldi di pensione perde e li deve dare a chi ne ha presi meno. Così secondo il consiglio dei ministri dovrebbe cessare la corsa agli aumenti.
NOTIZIE DALL’ESTERO
Gemayel e Jumblatt ai ferri corti. Il libano ogni giorno che passa diventa sempre più un calderone. I controsensi del “Carro Pazzo di Marte” scotta e brucia le mani di Gemayel e Jumblatt . I due uomini politici sono ormai alle strette e le schioppettate si sprecano.
La guerra delle carote e del peperoncino ha ormai superato i confini del paese e interessa perfino gli stati limitrofi dal Guatemala al Nicaragua. Il contingente dei Marà di San Marco si è ritirato vicino alle falde del Kippur e finalmente ha lasciato che Gemayel e Jumblatt si “solluccherassero” a vicenda.
ZUFOLI’ ZUFOLA’ CHI VUOLE LA GUERRA SE LA FA.
TEATRO
Grande successo ha ottenuto la Compagnia de “La Zezzica” che ha rappresentato Sabato 14 Gennaio presso il Teatro Comunale di Gualdo Cattaneo la farsa in due atti dal titolo “ L’INTRIGO “.
Sono da ammirare gli esponenti della Compagnia che operano senza eccessivo aiuto da parte di chi di dovere. In particolar modo l’Amministrazione dovrebbe intervenire per sistemare il palco dove le quinte sono formate da semplici pezzi di iuta e pertanto mancano della solidità necessaria all’allestimento di scenari validi e appropriati.
NOVECENTO PIU’ CENTO FA UN MILIONE…PERCHE’ NON CI DA UNA MANO L’AMMINISTRAZIONE?
LA POSTA DEI LETTORI
Ci scrive una signorina nostra ascoltatrice e ci dice:
“ Egregio Dottor Picchiante sono una vostra assidua ascoltatrice ed esprimo la mia più profonda ammirazione per le risposte esaudientissime che riesce a dare a chi gli scrive. La mia più che una risposta richiederebbe un suo intervento data la sua spiccata personalità, il suo “savoir faire” e per le sue conoscenze.
Ma vengo subito al sodo. Tempo fa un po’ per lavoro e un po’ per spirito turistico mi sono dovuta recare a Gualdo Cattaneo.
Uuh! Che bel paesello tutto arroccato su questa lussureggiante collinetta!
Solo che sono rimasta un po’ scioccata da tante piccole magagnette che un bel paese come questo non si merita. Salendo, ad esempio le scale di Sant’Agostino…Uuh! Che disastro! Una bella scalinata così Medievalesca tutta rovinata e con i gradini tutti rotti. Che si aspetta a ripararli? E poi in piazza un’accozzaglia di macchine….uuh! Manca poco che….che (sbaglia riga e riprende sopra da “Che disastro….”)
ne stiano una sopra l’altra. Una ritmo aveva una ruota anteriore nella farmacia… Quanto poco ordine!
Nella Rocca… nel piazzale interno? Niente altro che delle rovine rovinosamente fatte rovinare. Perfino sulle mura sono nati due alberi che le stanno spaccando da cima a fondo….Uuh! Possibile che nessuno si accorga di questa bruttura?
Dottor Picchiante, lei che ha molta influenza ci pensi lei, per carità.
Ossequiando la saluto sua
Edvige Franstastelli. “
Allora le rispondo.
Signorina mia la ringrazio per le belle parole, ma anche qui si tratta di parole…e parole. Senta: Non è per il fatto intrinseco che assume un valore fatalmente patologico bensì per la metamorfosi del soggetto che trascendentalmente recupera fatti illusori….
Ha capito?
I nostri amministratori fanno così. PAROLE, PAROLE, PAROLE.
Lettera all’Amministrazione Comunale di Gualdo Cattaneo.
(prima parte registrata a basso volume poi ripetuta a volume più alto)
Noi sottoscritti abitanti il Capoluogo di Gualdo Cattaneo, in particolar modo nella parte interessata chiediamo a codesta Amministrazione che la via Vittorio Emanuele III° e l’attigua piazza Beato Ugolino vengano chiuse al traffico per i seguenti motivi.
1. Per quanto ci risulta in tutti i centri simili a Gualdo, del nostro circondario, la via caratteristicamente più importante per quanto riguarda l’accesso al paese, prescindendo dal fattore temporaneamente, è vigente la chiusura al traffico onde permettere ai pedoni un passaggio urbanisticamente più facile per poter accedere con più tranquillità ai negozi del centro storico continuamente oppressi dal degrado e dal “confusionissimo “ traffico.
2. Il via vai indisciplinato di motoveicoli e autoveicoli è ancor più aggravato dal fatto che la maggior parte di essi procede in maniera discutibilissima ignorati totalmente dai servizi dell’ordine. Essi attraversano il corso in maniera abominevolissima causando confusione alla popolazione tanto che in tale via ci si “caca” addosso dalla paura.
3. L’incoscienza di taluni automobilisti che per fare un acquisto sostano imperturbabilmente per tutto il periodo davanti ai negozi e sostanzialmente causano lunghe file con concerti di clacson che sturano le orecchie.
6. Non vediamo l’utilità per cui tale via resti aperta al traffico se non per i residenti in piazza Beato Ugolino usufruendo della possibilità di transito.
5. Infine si vuole la chiusura al traffico di tale via perchè il traffico è fastidiosissimamente e pericolossissimamente per la cittadinanza…… per via di cui sopra.
Fiduciosi che tale richiesta venga accolta
Condoglianze Dottor Domenico Picchiante.
IL COMITATO CIVICO GUALDESE.
Il Comitato Civico Gualdese è un organizzazione sorta per volontà degli abitanti di Gualdo Cattaneo onde salvaguardare gli interessi del capoluogo e loro medesimi.
In seno al C. C. non si fa politica e non si bada ad interessi individuali, ma solamente a quelli della comunità.
Compito del C.C. è intervenire presso gli Enti preposti affinchè non sia intaccata la dignità del capoluogo in quanto tale. Pertanto, a turno, i membri del C.C. dovranno essere presenti a tutti i Consigli Comunali onde ascoltare, riferire ed eventualmente prendere i dovuti provvedimenti in seno al C.C.
Il Comitato Civico Gualdese è cosa viva…..e se ne accorgeranno!
Partecipa alle riunioni!
L’ANGOLO DELLA POESIA.
Titolo: IL CREATO.
In molti giorni oziosi, ma non ho pianto in voi
Ogni istante della mia vita ho nascosto il cuore nel creato
Ero stanco, dormivo piangendo nel mio letto
Mi destai, i germogli
Mi alzai al mattino e trovai il mio giardino
Tutto pieno di un miracolo di fiori
Il creato!
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A presto la performance in audio.
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